Le novità sul bonus badanti 2023

Proprio in questi giorni il Governo sta elaborando il nuovo decreto lavoro che prevede rilevanti novità per numerose categorie professionali, tra cui anche colf e badanti. Non è raro trovarsi di fronte a colf e badanti assunti irregolarmente, per questo motivo l’obiettivo dell’esecutivo è contrastare il lavoro nero attraverso l’introduzione di un bonus badanti. Nello specifico, si sta discutendo della possibilità di incrementare la percentuale di costi previdenziali e assistenziali deducibili dal reddito complessivo ai fini IRPEF per i datori di lavoro. Nonostante esistano realtà come AES Domicilio, Agenzia di Selezione Badanti a Roma che si occupano della ricerca, selezione e assunzione regolare di queste figure professionali, in Italia sono presenti ancora numerosi contesti in cui questi servizi vengono prestati irregolarmente.

Badanti: i numeri del lavoro nero in Italia

Quello del lavoro domestico è uno dei settori che presenta il più alto tasso di irregolarità. A oggi, più del 50% delle colf e delle badanti esercita la professione in nero, ossia senza un contratto regolare. Questa situazione è determinata da diversi fattori: non si tratta unicamente dei costi in continua crescita. In generale, si rileva anche una mancata conoscenza delle procedure necessarie per regolamentare la prestazione da parte sia delle famiglie, ma anche degli stessi lavoratori. Inoltre, bisogna considerare che molte delle persone che svolgono questa professione sono stranieri senza il permesso di soggiorno. È per questi motivi che il governo ha istituito un Piano Nazionale per limitare il lavoro irregolare nel periodo 2023-2025. In questo contesto rientrano una serie di misure appositamente pensate per il settore dei lavoratori domestici, finalizzate a semplificare le procedure di assunzione da parte delle famiglie e a fornire degli incentivi (anche economici) per garantire la regolarità della professione. È proprio in questo contesto che si inserisce il nuovo bonus badanti 2023.

I vantaggi del bonus badanti 2023

L’intento che il Governo intende perseguire con l’approvazione del bonus badanti non è solamente la lotta al lavoro irregolare. Si evidenzia anche l’esigenza di sostenere le famiglie che hanno bisogno di una figura che fornisca supporto all’interno del nucleo familiare. Concretamente, il bonus dovrebbe prevedere l’erogazione da parte dell’INPS di un contributo mensile destinato a tutti coloro che assumono regolarmente un assistente domestico, al fine di coprire parte dei costi sostenuti.

I requisiti per ottenere il bonus badante

Il bonus badanti e colf 2023 è un incentivo rivolto unicamente alle famiglie che assumono lavoratori domestici tramite regolare contratto. Con il termine ‘lavoratore domestico’ si intende qualsiasi soggetto presti servizi diretti al funzionamento della vita familiare; rientrano in questa categoria colf, badanti ma anche babysitter. Inoltre, l’assegnazione del bonus badante è vincolata all’ISEE: migliore è la situazione economica del richiedente, minore sarà l’ammontare del contributo erogato. È evidente come l’obiettivo sia quello di agevolare le famiglie più bisognose.

Come richiedere il bonus badanti

Al momento non è ancora possibile effettuare richiesta per il bonus badanti 2023, in quanto il decreto che ne segna l’introduzione non ha ancora stabilito le modalità. In ogni caso, in seguito all’approvazione della normativa, all’interno del sito dell’INPS verrà istituita un’apposita area destinata alla gestione delle richieste e, più in generale, dei rapporti con i lavoratori domestici. Al fine di rendere più accessibile la procedura di domanda, è prevista anche la creazione di un’applicazione per smartphone.

Altri incentivi a sostegno delle famiglie

Come affermato in precedenza, il bonus badanti non sarà disponibile fino all’approvazione del nuovo decreto lavoro da parte del governo. Nonostante ciò, al momento sono attivi anche altri incentivi a favore delle famiglie che assumono lavoratori domestici. Nello specifico, esiste la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali sulle spese sostenute. I contributi versati per colf e badanti possono essere dedotti dal reddito del datore di lavoro, riducendo, quindi, l’importo dell’imposta IRPEF da pagare. L’ammontare deducibile corrisponde al 19% dei costi sostenuti, per un valore massimo di 2100 euro all’anno. Questa detrazione fiscale è destinata solo alle famiglie con un reddito complessivo annuo inferiore a 40.000 euro.