Manutenzione delle piante da interno

Una regolare manutenzione e cura delle piante d’appartamento può prolungare la vita delle stesse per molti anni. Terriccio, tipologia di vaso, concimazioni, esposizione e altri fattori concorrono tutti assieme ad un buon stato in salute delle piante.
Vediamo quali accorgimenti adottare in questa piccola guida.

Annaffiatura delle piante d’appartamento

In questa guida vogliamo affrontare un argomento fondamentale per la vita delle piante d’appartamento, la cura e il mantenimento di diverse tipologie di piante considerando i fattori essenziali per evitare innanzitutto la morte e prolungare il più possibile la loro vita. Parliamo di esseri viventi, con necessità individuali a seconda della famiglia e specie d’appartenenza, quasi sempre correlate al bioma d’appartenenza, quindi ogni pianta necessita di attenzioni diverse.

Il primo aspetto da affrontare è quello di conoscere la quantità d’acqua necessaria per ogni specie di pianta posseduta; l’acqua è il veicolo degli elementi, la linfa grezza, necessaria alla vita della pianta, ma, ciò dovrebbe essere conosciuto a tutti, una cactacea o un’euforbiacea, durante l’inverno, necessità di un quantitativo minore rispetto ad altre piante o al periodo primaverile estivo.

Attenzione alla quantità d’acqua somministrata

In linea generale le piante in assoluto prediligono un terreno sostanzialmente asciutto, quindi, se dimenticate un’annaffiatura, non sorgeranno problemi irrimediabili. Potrebbe invece succedere al contrario: l’eccesso di acqua ristagna nel terreno generando, in seguito all’attacco di muffe e batteri, marciumi radicali che porteranno in breve tempo la pianta alla morte, se non saprete come intervenire.

Possiamo affermare invece che un piccolo problema potrebbe nascere dal clima troppo asciutto dell’appartamento, una situazione contigente all’utilizzo dei termosifoni. Diciamo che un umidità relativa ambientale troppo secca nuoce non solo alle piante ma anche agli essere umani. Di conseguenza, se non potete disporre di un umidificatore nell’ambiente nel quale riporrete durante l’inverno le vostre piante, potete nebulizzarle con uno spruzzino facilmente reperibile in commercio.

Anche la stagionalità ha la sua importanza

Se queste nozioni valgono nel periodo invernale nelle aree temperate del centro-nord, ovviamente al sud il discorso è diverso per la temperatura più mite anche durante i mesi freddi, in primavera e in estate le annaffiature potranno aumentare di intensità e frequenza.

Ciò è dovuto non solo all’aumento di temperatura ma è conseguenza diretta della stagionalità stessa delle piante che seguono un decorso naturale stimolato dalla maggiore intensità luminosa e dalla durata della luce stessa durante il giorno.
In autunno inizierà il decorso inverso, cioè le piante, gradualmente, accumuleranno sostanze per affrontare il periodo invernale quasi in quiescenza.

Fertilizzazione delle piante

In questa guida vi vogliamo fornire nozioni relative alla vita delle piante, piccoli suggerimenti che troverete anche sul portale www.verde2000srl.com, un garden center da anni leader nel suo settore in tutte le provincie della Lombardia.
Assieme all’irrigazione anche la fertilizzazione riveste un momento indispensabile per il corretto mantenimento in salute delle piante.

L’acqua è infatti un veicolo per convogliare alle foglie le sostanze necessarie per effettuare la fotosintesi clorofilliana trasformando la linfa grezza in linfa elaborata, il nutrimento di tutta la pianta. Il terriccio dei vasi con il tempo si inaridisce, le sostanze presenti diminuiscono in quantità e qualità, motivo per il quale dovrete con regolarità rifornire il terreno di sostanze nutritive: la fertilizzazione.

In commercio troverete diversi tipi di fertilizzante e quasi ogni ordine o famiglia di piante necessita di un fertilizzante più o meno idoneo alle necessità ed esigenze della pianta. Un garden serio come Verde 2000 vi fornirà le indicazioni migliori per le diverse tipologie di piante presenti nel vostro appartamento.

Il rinvaso delle piante

Con il passare del tempo il terriccio del vaso si “stanca”, perde di proprietà nutritive, funghi, virus e batteri lo infestano con la conseguenza che la radice potrebbe venire attaccata da patogeni che condurrebbero la pianta alla morte.
Per questo motivo almeno una volta ogni anno, al massimo due anni, il terriccio andrà sostituito considerando le esigenze acidofile o basiche delle piante. Le cactacee, ad esempio, necessiteranno di un terriccio più sciolto, altre, di terriccio torboso; anche in questo caso sul web, o dal vostro garden center di fiducia, riceverete il consiglio ideale.