Sangue nelle emorroidi: perché accade e come gestire questa condizione?

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Abbiamo le emorroidi e abbiamo notato tracce di sangue sulla carta igienica e nel wc? Non spaventiamoci: si tratta di una fastidiosa evenienza legata alla patologia emorroidaria. Questa condizione si manifesta spesso in caso di stipsi e/o di rottura delle emorroidi. Vediamo di approfondire questi aspetti.

Perché le emorroidi possono sanguinare?

Perché notiamo sangue nelle emorroidi? Oltre alla perdita ematica, le emorroidi sanguinanti possono associarsi a dolore/bruciore, prurito, senso di “ingombro” a livello anale.

 

Le emorroidi di per sé non sono patologiche. Sono cuscinetti di tessuto vascolare, ricco di sangue, spugnoso, formato da capillari, arterie e vene. Questo tessuto è piuttosto molle e tende a sfiancarsi (indebolirsi) con facilità.

 

Siamo soggetti a stitichezza? Le evacuazioni difficoltose e gli sforzi espulsivi possono aumentare la pressione sui vasi sanguigni emorroidari, indebolendo le strutture emorroidarie. Inoltre, il passaggio di feci grosse, dure e secche può danneggiare la delicata mucosa ano- rettale, con conseguente lacerazione del tessuto cutaneo e rottura delle emorroidi infiammate, che possono sanguinare. Non preoccupiamoci, poiché non si tratta di una emorragia preoccupante: tra poco vedremo come arginare questa situazione.

Perché le emorroidi possono gonfiarsi e infiammarsi?

L'origine della malattia emorroidaria è multifattoriale, cioè riconosce più concause. I fattori predisponenti comprendono, in particolare:

 

  • Dieta povera di acqua e fibre: se la dieta non è equilibrata ed è povera di fibre, l'intestino non può funzionare adeguatamente. Ne conseguono alterazioni dell'alvo (stitichezza/diarrea) che risultano irritanti per il plesso emorroidario. Inoltre, alcuni alimenti possono scatenare la dilatazione venosa e agire da fattori aggravanti, con un peggioramento dei sintomi (evitiamo insaccati salati, cibi fritti, alcol, cioccolato, dolciumi, spezie e salse piccanti).
  • Stitichezza cronica: sforzi prolungati durante l’evacuazione favoriscono l'infiammazione delle emorroidi.

· Diarrea: feci liquide e abbondanti hanno un’azione “corrosiva” della delicata mucosa anale.

· Gravidanza: durante la gestazione o subito dopo il parto possono comparire emorroidi patologiche. Ciò accade sia per l'aumento di pressione pelvica associato all’accrescimento del feto, sia per i cambiamenti ormonali legati alla gravidanza stessa.

· Familiarità: tra i fattori che possono favorire le emorroidi, rientra anche la predisposizione familiare e personale alla debolezza delle pareti venose e alla tendenza allo sfiancamento (indebolimento) delle stesse.

  • Stile di vita. Sedentarietà, condizioni viziate di lavoro, lunghe sedute sul wc contribuiscono a rallentare la circolazione sanguigna e il transito intestinale, a danno della situazione locale.

Come ridurre il disturbo emorroidario? Ecco alcune dritte

Se non sappiamo come gestire le emorroidi infiammate, ecco come agire per combattere il disturbo e cercare di prevenirlo per tutelare la nostra salute.

  • Alimentazione equilibrata. Evitiamo il “cibo spazzatura” che può avere un’azione irritante e contribuire a peggiorare congestione e infiammazione delle emorroidi esterne. Prediligiamo, invece, frutta e verdura di stagione.

 

  • Idratazione abbondante. No a bibite gassate e bevande alcoliche. Garantiamo al nostro organismo un apporto idrico di circa 1, 5 litri al giorno. Così facendo faciliteremo il naturale transito intestinale, ammorbidendo le feci e facilitandone l’espulsione.

 

· Antiemorroidario topico. È possibile agire sui sintomi del disturbo con un trattamento farmacologico ad uso locale. Su consiglio del medico e/o del farmacista, possiamo utilizzare una crema per emorroidi a base di principi attivi medicinali con proprietà antinfiammatoria, antipruriginosa e anestetica locale per attenuare la sintomatologia specie in fase acuta e ritrovare freschezza e sollievo. Se preferiamo un approccio senza medicinale, è possibile utilizzare un gel per emorroidi ad uso locale e a base di componenti naturali con formulazione lenitiva, emolliente e rigenerante, per ridurre i fastidiosi sintomi della patologia emorroidaria, dare sollievo e freschezza e favorire i naturali processi di riparazione dei tessuti.

  • Igiene intima scrupolosa. Dovremo praticare con cura l’igiene intima quotidiana. Utilizziamo un detergente delicato ed emolliente, diluito in acqua tiepida. Asciughiamoci tamponando con un panno di cotone.

 

  • Attività fisica non usurante. Praticare un moderato e regolare esercizio fisico non potrà che agevolare la circolazione sanguigna e regolare il nostro intestino, due premesse importanti per ridurre e prevenire le emorroidi esterne. Attività quali yoga, nuoto e ginnastica dolce sono da preferire a bodybuilding, ciclismo e tutti quegli sport che prevedono un’intensa sollecitazione del bacino.

 

  • Abbigliamento confortevole. Rinunciamo a indumenti aderenti e in fibre sintetiche: ciò non farebbe che aggravare la situazione locale. Scegliamo biancheria intima in cotone, possibilmente non colorata, e abiti confortevoli in fibre naturali, per lasciar traspirare la pelle e prevenire eventuali allergie.