Cosa significa essere pignorati, chi può richiedere il pignoramento e quale soluzione c’è
Ci sono dati che spaventano tanto, soprattutto se guardiamo al mondo dei giovani imprenditori under40. I dati esposti in questa relazione ci dicono che a causa della crisi demografica attuale, ci sono più manager sopra i sessant’anni che ragazzi sotto i 35.
L’Italia addirittura è sotto la media europea e il tasso di disoccupazione giovanile cresce. Un dato così, probabilmente, è collegato anche al rischio d’impresa, che nel contesto attuale frena anche i ragazzi più coraggiosi o gli over 40 più intraprendenti. Infatti è facile che, nonostante un giovane imprenditore abbia seguito i consigli pratici del web e abbia fatto molta formazione per sé, si ritrovi poi davanti ai propri dipendenti in difficoltà. Anzi la sua ditta rischia la chiusura e, come ben si sa, in queste situazioni gli scenari catastrofici hanno un effetto domino sulla propria attività, sui costi finanziari, sui debiti e sui propri dipendenti.
Veramente non sussiste poi nessun’altra possibilità per chi viene pignorato? E quali sono gli enti che possono bussare alla porta della persona pignorabile?
Pignoramento conto corrente: a chi rivolgersi
Partiamo con il dire che se un imprenditore ha un’azienda che è sotto pignoramento, non per questo deve pensare tutto in modo catastrofico. Vero che, come vedremo, sono molti gli aspetti del patrimonio personale che possono essere coinvolti, ma altrettanto è vero che ci sono enti creditori, che offrono una seconda possibilità. Leggi questa pagina, se anche tu ti trovi, come proprietario di una ditta, in una situazione drastica e vorresti ripartire da un fondo sicuro.
Esiste una soluzione per riavere un conto corrente attivo anche se sei stato oggetto di pignoramento ed è una possibilità rapida e attivabile velocemente.
Un ulteriore aspetto da non sottovalutare riguarda le possibilità di risoluzione extragiudiziale. Esistono infatti istituzioni e associazioni specializzate nel sostenere imprenditori in difficoltà, offrendo consulenza e soluzioni personalizzate per evitare il pignoramento. In alcuni casi, possono essere avviati negoziati con i creditori per raggiungere accordi vantaggiosi che consentano di dilazionare i pagamenti o ridimensionare i debiti. Questo approccio non solo tutela il patrimonio personale, ma permette di preservare la reputazione professionale e di mantenere aperte le porte per future opportunità imprenditoriali. È essenziale, quindi, essere informati sui propri diritti e sulle opzioni disponibili, per agire tempestivamente prima che la situazione diventi irreparabile.
Pignoramento prima casa: quando si verifica
E’ lecito chiedersi quando ci si trova in una situazione di pignoramento cosa possono cercare di ottenere i creditori, a cui non sono state pagate le rate o gli assegni o le cambiali.
Come detto, i creditori possono chiedere di aprire una procedura di pignoramento, se hanno diritto ai beni del debitore. E fra questi ci sono anche i beni immobili. In particolare, se il creditore ha un debito di natura privata con un istituto bancario o finanziario, è possibile che la prima casa diventi oggetto di pignoramento e che il diritto in questo caso non possa far molto per tutelare il creditore, anche se, come spiegato qui, ci sono delle condizioni vincolanti per le quali non è ammissibile lo stesso.
Pignoramento conto corrente: cosa accade e chi può richiederlo
Il pignoramento presso i propri conti o quelli aziendali può verificarsi e la banca non può esimersi dal concederlo, solo se ci sono alcune condizioni. In fase di richiesta devono pervenire un decreto ingiuntivo ufficiale o un accertamento esecutivo, l’atto di precetto e quello di pignoramento. La banca lo riceve e a quel punto deve procedere.
Poi, solo quando un giudice darà l’autorizzazione, allora la notifica diventerà ufficiale. Un iter più veloce riguarda, invece, il caso dell’Agenzia delle Entrare-Riscossione. Quest’ultima può pignorare direttamente i beni del debitore e i conti senza attenere alcuna forma di avvallo da parte del giudice.