Lavoro femminile: le professioni più ricercate in Italia
Uno degli argomenti più discussi in Italia, ormai da diversi anni, è quello del ruolo della donna nel mondo del lavoro. Non è un mistero, infatti, che le donne faticano a ricoprire ruolo di grande importanza all’interno delle aziende e spesso, a parità di qualità professionale, ricevono salari inferiori a quelli dei colleghi uomini.
La situazione, come si può leggere su questo articolo pubblicato dal sito fonditalia.org, non è migliorata nemmeno dopo la pandemia di Covid, nonostante i cambiamenti repentini che questa ha portato nel mondo del lavoro.
Nonostante il periodo di crisi collettiva, che ha colpito l’economia nazionale, ci sono ancora dei settori lavorativi in cui le donne continuano a essere ricercate.
Ecco alcune delle professioni nelle quali le donne hanno una marcia in più rispetto agli uomini.
Lavoro femminile: le professioni più svolte
L’occupazione femminile, a causa delle difficoltà incontrate nel corso degli anni, si è spostata verso una serie di professioni dove sono importanti soprattutto le doti relazionali e gestionali.
- Addette alle vendite e assistenza clienti.
Solitamente si tratta del lavoro che si svolge all’interno di un negozio e che include anche funzioni di segreteria. La presenza femminile, all’interno delle attività, sfiora una quota dell’80%. È tra le professioni che vede occupato il maggior numero di donne.
- Gestione degli affari aziendali.
Le donne, grazie alle loro doti relazionali e alla capacità di tessere contatti umani, si occupano sempre più spesso della gestione degli affari generali di aziende più o meno importanti.
- Collaboratrici domestiche.
Un’occupazione che deriva da uno stereotipo legale, ma che ha permesso a un vastissimo numero di donne di creare aziende, nella maggior parte dei casi, tutte al femminile.
- Formazione e istruzione.
Il settore della formazione e dell’istruzione, in special modo quello dell’insegnamento, vede ancora le donne come grandi protagoniste. La presenza femminile, in questo settore, sfiora il 70%.
Lavoro femminile: le nuove professioni
Negli ultimi tempi, a causa dei cambiamenti dovuti alla pandemia globale da Covid, si sono sviluppate nuove attività lavorative, soprattutto nel settore digitale.
Le donne hanno sviluppato, di conseguenza, diverse competenze digitali che le hanno permesso di ricollocarsi nel mondo del lavoro.
Uno dei settori che vedono un numero maggiore di donne impegnate rispetto ai colleghi uomini è, ad esempio, l’attività dei call center. In questa tipologia di lavoro sono infatti utili molte caratteristiche tipiche delle lavoratrici come la maggiore empatia e la capacità di risolvere i problemi (problem solving).
L’occupazione femminile ha visto anche una crescita di alcune figure legate al mondo digitale come Data Analyst, Cyber Security Expert e Web Analyst.
Una vasta parte della popolazione femminile, che ha risentito pesantemente delle conseguenze economiche della pandemia, ha approfittato dei momenti di isolamento per frequentare corsi di specializzazione e di formazione per trovare una nuova collocazione.
Figure professionali che molto spesso si possono svolgere da remoto, o in smart working, e che permettono quindi alle donne di coniugare al meglio le esigenze personali e familiari. Una situazione che può rappresentare una chiave di volta per l’occupazione femminile che resta una delle problematiche tipiche del mercato del lavoro italiano.