Psicoterapia di gruppo: come nasce e quali vantaggi comporta

Se una squadra di calcio vince diverse partite è anche merito della giocata del singolo campione. Ma il più delle volte è il gruppo a fare la differenza. Basti pensare, ad esempio, a quello che è successo nel campionato europeo giocatosi in estate. L’Italia di Roberto Mancini ha trionfato contro l’Inghilterra in finale e lo ha fatto senza avere in rosa individualità più forti di altre nazionali, ma con uno spogliatoio unito e uno spirito di squadra invidiabili a qualunque altro team. Questo è anche il concetto alla base della psicoterapia di gruppo, che riesce a dare al paziente benefici identici, se non superiori, a quella individuale, come vedremo di seguito.

Le origini della psicoterapia di gruppo

Prima di enunciare i benefici della terapia di gruppo, però, è giusto ripercorrerne la storia nelle sue fasi salienti. Parliamo di un approccio non troppo recente, sviluppatosi già a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. La prima applicazione del concetto di gruppo a quello di terapia arrivò grazie all’idea di un internista del General Hospital del Massachusetts, un certo Dr. Pratt, il quale decise di provare a curare alcuni malati di tubercolosi in gruppo invece che singolarmente. Un metodo che apportò ai pazienti notevoli e rapidi benefici, mai constatati prima. Da quel momento, lo studio proseguì anche in ambito psicologico, dapprima con il padre della psicoanalisi Sigmund Freud,  che aveva messo in luce quali fossero le dinamiche di scambio e di reazioni reciproche all’interno di un gruppo di persone. Poi, a metà Novecento, una spinta decisiva arrivò da due personaggi molto importanti nel campo della psicoterapia. Il primo è il rumeno Jacob Moreno, psichiatra che coniò il concetto di terapia di gruppo. Il secondo, invece, è Kurt Lewin, che evidenziò come un insieme di persone riesca ad essere più che la semplice somma delle singole individualità, creando delle dinamiche che aiutano i singoli ad apprendere meglio determinati concetti e comportamenti.

Benefici della psicoterapia di gruppo

Passando ai risultati, invece, questi sono davvero notevoli, così come i vantaggi di scegliere la psicoterapia di gruppo rispetto a quella individuale. All’interno del “branco” infatti, l’individuo inizia a sentirsi al sicuro ed ha la possibilità di sfogare i propri problemi di fronte a persone che, per lo più, condividono la stessa tipologia di problematiche. Un modo, questo, che fa anche sentire il paziente compreso, spingendolo a sfogarsi completamente. Inoltre, ascoltando le esperienze di vita altrui, che fungeranno da esempio, l’individuo avrà la possibilità di apprendere comportamenti adeguati e corretti, in modo tale da non ripetere gli errori propri e di terze persone in futuro. Una ragione più che valida per iniziare a capire come trovare uno psicologo a Roma per terapie di gruppo.

Anche l’incoraggiamento continuo a superare i propri disagi è una dinamica tipica del gruppo, cosa che può avvenire, ma spesso con meno efficacia, nella terapia individuale. Infine i pazienti avranno modo di sviluppare nuove abilità sia dal punto di vista comunicativo, imparando a utilizzare i linguaggi più adatti alle diverse occasioni della vita, sia da quello della socializzazione, che potranno essere utilizzate anche al di fuori della seduta di psicoterapia in modo da tessere una nuova ragnatela di amicizie, che rendono la vita sicuramente più felice, e migliorare il proprio approccio in famiglia, specie laddove prima ci fossero gravi problemi in questo senso.