Sospetto tradimento: cosa sapere prima di rivolgersi a un investigatore privato

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Sono tantissime le persone che si trovano ad avere a che fare con il sospetto di un tradimento da parte del coniuge o del compagno stabile. In questi frangenti, la prima cosa che viene in mente è il fatto di rivolgersi a un investigatore privato.

I motivi per cui si arriva alla scelta dei servizi di questo professionista sono numerosi. Uno dei più frequenti è la poca facilità nel reperire informazioni in maniera autonoma. Parliamoci chiaro: se si vive in una grande città, come per esempio Roma,  può risultare difficile procedere al pedinamento.

Nel momento in cui si decide di usufruire dei servizi di un investigatore privato per appurare un tradimento da parte del partner, bisogna essere consapevoli di alcuni aspetti. Quali di preciso? Scopriamoli assieme nelle prossime righe di questo articolo.

 

L’investigatore privato non può intercettare conversazioni telefoniche

L’utilizzo anomalo del telefono è uno dei primi segnali che mettono in allarme le persone che sospettano di essere tradite dal partner. Nel momento in cui ci si rivolge a un investigatore privato – abbiamo fatto cenno, nelle righe precedenti, ai professionisti che lavorano a Roma, ma la regola che illustreremo a breve vale per tutti – è bene essere consapevoli del fatto che non è possibile procedere all’intercettazione di conversazioni telefoniche private e neppure del contenuto dei messaggi.

 

Solo gli investigatori autorizzati dalla Prefettura possono effettuare indagini

Le situazioni in cui si sospetta un tradimento da parte del partner sono caratterizzate da una tensione emotiva non indifferente. In circostanze del genere, la prima cosa che viene in mente è quella di trovare i mezzi, qualsiasi essi siano, per dipanare i propri dubbi.

Ecco, nei frangenti appena descritti, è importante fare un bel respiro e razionalizzare la cosa. Il rischio, comportandosi in maniera diversa, è quello di rivolgersi a professionisti non autorizzati che propongono prezzi stracciati e il raggiungimento del risultato in pochi giorni.

Non bisogna lasciarsi ingannare: solo i professionisti autorizzati dalla Prefettura, infatti, hanno la possibilità di svolgere indagini. Chi non dispone della suddetta autorizzazione, opera al di fuori del terreno normativo e, in alcuni casi, concretizza azioni illegali come la sopra ricordata intercettazione di conversazioni telefoniche o l’esecuzione di riprese in spazi domestici privati.

Non è assolutamente il caso di trascurare le conseguenze del quadro appena descritto. Ci sono innanzitutto rischi legali – di denuncia per vilazione della privacy – e, in secondo luogo, l’impossibilità di far valere i propri diritti in sede giudiziale.

 

Le indagini possono richiedere tempo (e non c’è un numero di giorni definito)

In virtù di quanto appena specificato, le indagini da parte di un investigatore provato che si occupa di accertare o meno un tradimento possono richiedere tempo. Quanto? Non c’è un numero di giorni definito. In sede di primo colloquio, il professionista  – e i suoi collaboratori – raccolgono tutte le informazioni utili a capire come muoversi. Dato che le vite private delle persone hanno peculiarità per ovvie ragioni estremamente varie, l’indagine per scoprire un eventuale tradimento coniugale è più di qualsiasi altra contraddistinta da un approccio sartoriale.

Chiariti questi aspetti, è facile capire come l’investigatore privato sia davvero la scelta perfetta per chiarire i dubbi in merito a un tradimento da parte del coniuge. Anche se, ribadiamo, la questione ha profonde implicazioni emotive, non bisogna lasciarsi prendere dalla “pancia” ma ragionare in maniera scientifica, cosa che fa l’investigatore privato che, non appena riceve le informazioni preliminari in merito al caso lo analizza e, se lo ritiene opportuno, mette in moto la sua rete di collaboratori – anche in altre città – per arrivare al risultato nel minor tempo possibile.